Posso nutrirmi della tempesta che mi scuote il cuore quanto dell'aria che respiro, ma ciò non mi farà diventare un lampo, una nuvola, o una fredda tramontana.
Altre ending per l'aforisma:
Posso nutrirmi della tempesta che mi scuote il cuore quanto un veleno squisito: l'estasi del momento presente in cambio dello sfacelo del futuro.
Posso nutrirmi della tempesta che mi scuote il cuore in luogo del vino e della carne, ma ciò non mi proteggerà dalla stessa tempesta, nè mi eviterà di morire di fame.
Anche la relatività è relativa, com'è ovvio. Un esempio? La tua mancanza di tutto ciò che passa sotto il nome di buon gusto o decenza: è assoluta, intellegibile anche dai ciechi. Dopotutto, forse è per questo che ti seppellisci nella cipria e nel profumo: avverti chi ti sta attorno che potresti contagiarlo con il tuo stesso mortale difetto.
Questo sopra è orribile, lo ammetto
Derivante da Fight Club:
Se vuoi costruire qualcosa di solido dentro di te, devi prima ridurre te stesso al pari di una città rasa al suolo: è impossibile edificare qualcosa sopra fondamenta fragili e ingannevoli come il passato.
Solo i folli possono andare contro la società senza punizione. In questo senso, vorremmo tutti essere un pò pazzi.
Ai folli non viene mai dato credito, qualsiasi cosa dicano. E in questo senso, ogni tanto vorremmo che altri fossero pazzi.
Dire l'incredibile e fare l'improbabile: questi sono i dogmi di una vita intressante. Dev'esserci un nesso con il fatto che dico l'improbabile e faccio puntualmente il cretino...
Quante volte mi chiedo perchè non ho una persona al mio fianco, a coccolarmi quando sono afflitto e a giocare con me quando sono sereno. Poi mi ricordo chi sono.
Edited by Huey Nomure - 22/10/2009, 18:27